Italia, 2023
Genere Commedia
Regia di Fabio De Luigi.
con Fabio De Luigi, Virginia Raffaele, Fabio Balsamo, Marina Rocco, Barbara Chichiarelli.
durata 90 minuti.
In Tre di troppo Marco e Giulia sono una coppia felice e realizzata. Hanno un lavoro che li appaga, la passione per il ballo e un gruppo di storici amici con cui passare il tempo. Solo che loro due sono gli unici a non avere figli e guardano gli altri con superiorità e commiserazione. Una mattina, però, forse per una magia o una maledizione, si risvegliano con tre bambini di 10, 9 e 6 anni che li chiamano mamma e papà. Come fare liberarsene e tornare alla vita di prima?
Secondo film da regista per Fabio De Luigi dopo Tiramisù, Tre di troppo è una gradevole commedia per famiglie in cui al centro c’è il rapporto genitori – figli e soprattutto la rappresentazione di come l’arrivo di bambini in casa sconvolga le vite dei nuovi genitori. Senza voler essere un trattato socio-pedagogico, e anche senza l’arguzia e i toni malinconici di Figli scritto dal compianto Mattia Torre, Tre di troppo fa riflettere sul ruolo dei genitori, sulle difficoltà di questo mestiere e sulla fatica quotidiana. Garantito il lieto fine perché, come si può immaginare, una volta iniziata questa avventura non si può più fare a meno di essere chiamati mamma e papà. Funziona molto bene l’affiatamento tra De Luigi (Marco) e Virginia Raffaele (Giulia), al suo primo ruolo da co-protagonista dopo decenni di teatro, tv e alcune comparsate sui set; insieme rappresentano una coppia credibile e spiritosa. Tra le figure degli amici, invece, svetta soprattutto Barbara Chichiarielli (Favolacce) nei panni di Anna una madre felice alle prese con lo stress per il secondo parto. Da segnalare il cameo dello scrittore Nicola Guaglianone qui nei panni di un pedagogista pronto a presentare la strada della genitorialità come fallimento, impotenza e rassegnazione… La sceneggiatura ha ritmo giusto e tono garbato (le si possono perdonare un paio di parolacce); rappresenta sicuramente un passo avanti nella carriera registica di De Luigi rispetto all’esordio anche per la capacità dimostrata nel dirigere i tre bambini Valerio Marzi, Greta Santi e Francesco Quezada.
Stefano Radice – sentieridelcinema.it